SUMMER BLOOP TOUR

We’re finally ready to drop the final routing of the Acid Muffin “Bloop” Summer Tour 2017, featuring a bunch of home-festivals appearances, a short Italian run with Sham 69 and a special set at Matese Rock Fest too.
Last but not least, the band will support as special guest the upcoming Black Stone Cherry German shows early Sept.
Save the dates and meet on the road one of the hottest revelation of the year:

18.06 – Festa della Musica Frascati,RM
25.06 – Festa della Musica, Lanuvio RM
30.06 – PADIGLIONE 14, Torino
01.07 – Blue Rose Saloon, Bresso, MI
25.08 – Matese Rock Fest, Matese, CE
04.09 – Theaterfabrik, Munchen (DE) + Black Stone Cherry
05.09 – Live Music Hall, Koln (DE) + Black Stone Cherry
06.09 – Huxleys Neue Welt, Berlin (DE) + Black Stone Cherry

ROCK GARAGE – BLOOP Review

Ho ascoltato gli Acid Muffin live, per caso, prima del concerto delle L7, rimanendo piacevolmente colpito. Qualche tempo dopo mi vedo arrivare questo album da recensire, Bloop, il primo full lenght della band romana. Parliamo di rock/grunge, anche se mi fa sempre un effetto usare la parola grunge se non riferita a una certa posizione geografica e a un certo periodo storico. Ma il grunge c’è eccome; ma non solo. C’è anche il prog come anche il dark, del buon sano classic rock e un pizzico di metal. Un mix complicato ma ben riuscito; suoni grezzi, a tratti psichedelici, qualche ritornello azzeccato rendono questo Bloop un buon album. Down Yo You apre l’album ed è grunge puro, lo stile Alice In Chains per intenderci; un pezzo bello tirato e ben strutturato. Segue Never So Near e già si intuisce che non sarà un album monotono e tutto uguale. Meno tirata, più radiofonica se vogliamo, così come la seguente. Si rallenta ancora di più in Movie, una balladona stile Nickelback. The Last Illusion è il singolo, diventato anche video, trainante dell’album, un pezzo lento, potente, con assoli di chitarra e ritmi alternati.

Personalmente preferisco il cantato come in Turning & Suffering, rock’n’roll bello tirato e graffiante; sembra che possano funzionare molto meglio con questo tipo di sound mentre spesso, durante l’ascolto dell’album, ho avuto l’impressione che volessero un po’ addormentare la situazione con cali troppo evidenti di ritmo. Si torna a tirare su Stain, suoni ruvidi e sinceri. Poi spazio a sperimentazione e contaminazione di Exotic Song e Mellifluous Desire, dove ritroviamo un po’ di prog, di psichedelia e un po’ di RHCP. Chiude Smoking My Little Soul, uno dei brani più belli di tutto l’album, seppur (ancora) diverso, pianoforte, archi, lenta intro, un buon levare e un gran assolo finale, a chiudere un album non facile ma di sicuro interessante.

La copertina non è un granché e tutto il booklet un po’ (troppo) anni 90, ma del resto, se la strada è quella grunge, non può che essere così. Buon lavoro degli Acid Muffin, consiglio di intercettare una delle loro esibizioni live nei club o in apertura a nomi importanti del rock ruvido.

ROCK GARAGE – MAssimo Volpi (07/06/2017)