HEAVY WORLDS – BLOOP Review

Il detto “band che ti entusiasma dal vivo difficilmente ti delude in studio” sembra creato apposta per gli AcidMuffin. Il trio romano è infatti stato l’opening act per le date dei Quireboys in Italia e ha riscosso critiche brillanti grazie alla loro prestazione Chi ha avuto il piacere di assaporare le versioni acustiche dei brani non potrà quindi rimaner deluso da questo “Bloop”, piccolo affresco di grande bellezza.

Ad un primo ascolto si rischia di catalogare il sound della band come diretto discendente del grunge, ma dopo ripetuti passaggi sul lettore è riduttivo accostarlo esclusivamente a quelle sonorità. Certo le influenze sono  riconducibili al filone nato all’inizio degli anni ‘90 in quel di Seattle, ma a nostro parere rimane solo una sfumatura accettabile, in quanto è il rock a forti connotati moderni a farla da padrone. Nella totalità dei pezzi che compongono “Bloop” sono i riff di chitarra a fare la differenza. L’estro e la tecnica di Marco Pasqualucci affondano le radici nell’hard classico, proponendo linee musicali di forte impatto, il tutto poi è perfettamente coadiuvato dalla potente sezione ritmica (formata da Grabiel Alvarez al basso e Andrea Latini alla batteria) che supporta in maniera egregia ogni singola traccia.

Canzoni come “My Confession”, “Movie” o “Smoking My Little Soul” possiedono uno spirito mainstream essendo dotate di refrain azzeccati  e di una certa malinconia di fondo che ne aumenta l’impatto emotivo. Non mancano pezzi dove gli Acid Muffin spingono sull’acceleratore come l’iniziale “Down To You” o “Turning & Suffering”, dove si è investiti da tonnellate di adrenalina. Rimarrete colpiti dalle esplosioni di energia del ritornello di “Exotic Song”, dall’incedere di “Wicked Woman”  e dall’ipnotica “The Last Illusion”, dove non si può non lodare la capacità di Marco di imprimere personalità ad ogni singola traccia (come timbro si può accostare ad un Mark Lanegan più corposo e profondo). “Bloop” non vi deluderà conducendovi in scenari che non dimenticherete facilmente.

HEAVY WORLDS – Fabrizio Tasso 19/11/2016

HEAVY WORLDS – UNPLUGGED TOUR W/ THE QUIREBOYS Report

Non a caso ci hanno veramente stupito gli Acid Muffin in apertura, i quali sono stati artefici di una prova sontuosa e impeccabile. Forti del loro primo full-lenght uscito il 7 Novembre (presto la recensione sulle nostre pagine) il trio romano ci ha deliziato con un live davvero interessante. Le canzoni proposte dalla band vengono radicalmente sconvolte rispetto alle loro versioni in studio (vedi “Wicked Woman” o “Overload” estratte dal loro ultimo cd) enfatizzando il lato più rock a sfumature grunge e donando un ché di malinconico unito ad un sapiente gusto per la melodia. Si rimane colpiti comunque da “Bones”, “Frozen Shiver” e “Nothing Inside” un trittico di brani che mette in luce la bellezza dell’ugola di Marco Pasqualucci, capace di integrare e rielaborare in maniera personale timbri che si possono ricondurre come un misto tra Layne Staley, Eddie Vedder e Mark Lanegan. Non da meno Grabiel Alvarez e Andrea Latini che supportano le vocals in maniera egregia mettendo in luce il talento degli Acid Muffin. Ottimo live, i ragazzi faranno strada.

HEAVY WORLDS – Fabrizio Tasso 14/11/2016