Acid Muffin – Una Passione Grunge
Il 18/01/2017, di Angela Volpe.
“I commenti più gratificanti sono quelli di chi ci vede per la prima volta sul palco e ci dice che è stata un’esibizione intensa ed emozionante. Condividere le nostre emozioni è proprio quello che vogliamo.”
Presentiamo gli Acid Muffin, trio romano che ha recentemente pubblicato l’album “Bloop”. I brani in esso contenuti sviluppano un rock ruvido e dalle reminiscenze grunge, ma la loro provenienza musicale è più vicina al punk rock, come ci spiega Andrea Latini, il batterista della band.
“È stato il punto di partenza a livello individuale sia per Marco Pasqualucci (cantante) che per me. Marco aveva fondato i “Mescalina” a metà anni ’90, una band Easy Punk dal sound decisamente melodico dove ricopriva il ruolo di cantante/chitarrista. Ricordo che mi capitò di sentirli dal vivo e rimasi estremamente colpito dalla semplicità e dalla freschezza dei loro brani, si accostavano molto a Green Day e Ramones, mantenendo comunque uno stile del tutto personale.”
Si può dire che le basi degli Acid Muffin siano nate sui banchi di scuola, Andrea infatti ci racconta un divertente aneddoto dell’incontro con Marco, attuale cantante della band.
“Ci siamo ritrovati in una sala prove e con grande stupore ho scoperto che era anche un ottimo batterista. Da questo incontro sono nati i “Recidiva”, band Punk/Rock/Hardcore dal sound decisamente più duro dove io ero alla chitarra e alla voce e Marco alla batteria. Questo nuovo progetto andò avanti circa dieci anni e tutt’ora c’è chi si ricorda della nostra vecchia band e resta piacevolmente sorpreso dal fatto che negli Acid Muffin ci siamo scambiati di ruolo.”
In effetti questo scambio di ruoli è interessante e la versatilità musicale dei componenti è certamente un valore aggiunto per gli Acid Muffin, che oltre alle esibizioni più dure, sono in grado proporre un sorprendente set acustico.
“Sì, indubbiamente è un valore aggiunto, ci permette di interpretare in maniera diversa la nostra musica. È molto divertente per noi poter sperimentare anche in questa direzione e ci fa piacere che questo aspetto risulti interessante. Riteniamo possa essere un ulteriore stimolo per accrescere la nostra maturità artistica.”
La maggior parte dei brani contenuti in “Bloop” sono di carattere hard rock, ma ascoltando gli Acid Muffin in formazione acustica non si avverte nessuna titubanza, come se si sentissero completamente a proprio agio.
“Abbiamo passato diversi mesi a ri-arrangiare i brani in acustico, non è stato semplice trovare quella morbidezza nascosta nei brani di Bloop da riproporre poi dal vivo. L’atmosfera è totalmente diversa, molto più intima. È un po’ come essere nudi sul palco. Non possiamo dire di preferire il set elettrico a quello acustico perché sono sensazioni differenti e ci troviamo a nostro agio in entrambe le dimensioni. Comunque è da un po’ che abbiamo in mente di incidere un album completamente acustico quindi non è da escludere che più avanti potremmo metterci a lavorare per realizzarlo.”
Gli Acid Muffin hanno proposto questo assetto in un tour con gli inglesi Quireboys, esperienza che ha certamente lasciato il segno.
“Andare in tour con i Quireboys è stato fantastico, abbiamo stretto una bella amicizia e ci siamo divertiti tantissimo. Ci ha arricchito molto sia dal punto di vista umano che da quello artistico. C’è molto da imparare, la strada è lunga e noi siamo pronti a continuare questo viaggio.
” Torniamo allo stile degli Acid Muffin, evolutosi negli anni in forza delle esperienze passate ma anche della personalità dei fondatori.
“Il passaggio è stato un processo naturale, quello che abbiamo sempre fatto è stato lasciarci trasportare dalle nostre emozioni e dopo lo scioglimento dei “Recidiva” abbiamo sentito la necessità di esprimerci in maniera diversa. Quella carica Punk Rock degli esordi si è trasformata in qualcosa di estremamente profondo e introspettivo. L’influenza Grunge caratterizza il nostro sound ma la nostra musica risulta decisamente sperimentale e contaminata, senza vincoli di genere.”
Torniamo a “Bloop”, ci si chiede spesso come nascono le canzoni, da dove arrivi l’input iniziale e quanto tempo occorra per giungere alla versione definitiva dei brani che poi vanno a comporre l’album.
“Sono serviti parecchi mesi per scrivere i brani del nuovo album, la maggior parte nasce da riff e idee che Marco, la mente creativa del gruppo, propone durante le sessioni in sala prove. Altri invece prendono vita casualmente durante improvvisazioni spontanee. Molto tempo va poi dedicato agli arrangiamenti e alla stesura dei testi. In genere non forziamo mai la parte lirica, cerchiamo di capire a fondo ogni canzone, sviscerando l’emozione che racchiude per poi trascriverla in versi.”
Il songwriting è la fase più creativa, ma spesso le registrazioni mettono a dura prova i musicisti.
“Ci sono voluti undici mesi per ultimare le registrazioni di Bloop, è stato un lavoro molto complesso. Inoltre durante la lavorazione del disco c’è stato un cambio di line up, che ha visto subentrare come nuovo bassista Grabiel Alvarez. Abbiamo cercato di non sottovalutare nulla, curando suoni e atmosfere, rispettando dinamiche e poesia. Volevamo un lavoro che desse la massima espressione della nostra musica e del nostro sound. E’ stato davvero impegnativo dover ri-arrangiare in corsa tutte le parti di basso, ma Grabiel si è prestato molto bene al gioco apportando un notevole contributo alla riuscita del disco. Sicuramente il mixaggio è stata la fase del lavoro a cui abbiamo dedicato più tempo, è fondamentale trovare il giusto equilibrio tra suoni e frequenze, non solo per un vezzo personale, ma anche per trasmettere all’ascoltatore l’intenzione che c’è dietro ad ogni singolo brano.”
Si dice che ogni creazione di un artista sia un po’ come un figlio, ma se chiediamo agli Acid Muffin di indicarci un brano di “Bloop” a cui sono affezionati in particolar modo, non hanno molti dubbi.
“Di sicuro “Smoking My Little Soul” è il nostro brano preferito, e sin dall’inizio abbiamo avuto la sensazione che questo brano richiedesse un attenzione particolare. Immaginavamo il pianoforte ad accompagnare la melodia vocale e un quartetto di archi che facesse da elegante cornice per completare il quadro. È come se fosse stata la canzone stessa a chiedercelo. Ogni brano vive di vita propria, sa come deve articolarsi e completarsi, e noi abbiamo semplicemente assecondato il susseguirsi delle sensazioni. Grazie al contributo del maestro Angelo Pelini (Tetes De Bois) che ha arrangiato ed eseguito le parti di piano, e alla collaborazione di Mario Gentili e Giuseppe Tortora (Layer Bows) che hanno sviluppato le melodie degli archi, siamo riusciti ad ottenere un risultato eccezionale, forse anche meglio di ciò che avevamo in mente.”
L’uscita del nuovo album è solo l’inizio, gli Acid Muffin annunciano il prossimo tour, salutando tutti i lettori di MetalHammer Italia!
“Daremo il via al tour promozionale del nuovo album con la data di Roma, il 20 Gennaio al Jailbeak Live Club, e sarà il punto di partenza da cui si svilupperà il nostro calendario live. L’obiettivo è quello di portare la nostra musica in giro per l’Europa e a breve annunceremo le prime date ufficiali. In parallelo stiamo lavorando anche su un tour italiano quindi tenete d’occhio il nostro sito www.acidmuffin.com per restare aggiornati e speriamo di vederci presto! Un abbraccio. Let’s Rock!”
METAL HAMMER – Angela Volpe (18/01/2017)